giovedì 8 ottobre 2015

 

 

L'emancipazione della tartaruga

2013 


 

 

 

Nel salone dei Cinquecento si possono scorgere immagini strane, che mi sorprendono e mi attraggono. Sono delle tartarughe che hanno una grande vela gonfiata dal vento sul loro carapace. Ce ne sono moltissime sul soffitto e sulle pareti e se uno guarda più attentamente scorge anche una scritta che le accompagna: festina lente (affrettati lentamente).
Questi affreschi del Vasari e aiuti li fece dipingere Cosimo I Medici (1512-1574) come simbolo del suo modo di agire e del suo pensiero che è appunto espresso da un motto latino, attribuito ad Augusto da Svetonio, ma è proverbio sapienziale dell'epoca, festina lente. Infatti la tartaruga è simbolo della lentezza e la vela gonfiata dal vento della velocità.
[...] Nel pensiero di Cosimo I volevano significare "pensa e rifletti prima di agire nelle tue azioni di governo".
In un mondo che corre vorticosamente con logiche spesso incomprensibili, il problema della lentezza si affaccia alla mente con prepotenza, come una meta del pensiero e della via da percorrere. Andare più veloci non significa conoscere più di quello che la strada offre e nessuno vuole arrivare prima alla fine della propria strada. [...] 
In realtà sappiamo che proprio per la sua filogenesi il cervello umano possiede sia meccanismi ancestrali rapidi di risposta all'ambiente, automatici o quasi automatici, sia meccanismi più lenti, comparsi successivamente. I primi sono in gran parte inconsci, mentre i secondi sono frutto di ragionamento. In modo del tutto contraddittorio, tuttavia, il trend delle società cosiddette avanzate sembra assegnare ai primi una posizione predominante ed è opinione generale che l'insistere sulla rivalutazione dei secondi significhi invertire la freccia del progresso e delle aspirazioni, della nostra filosofia compresa la filosofia della scienza, e sia solo segno di un'attitudine tipicamente simile al rimpianto per il passato. 
In questa situazione andare controcorrente risulta faticoso, anche se seguire il gregge può essere triste e offensivo per il proprio cervello e produrre insoddisfazione.

(Elogio della lentezza - Lamberto Maffei)

1 commento:

  1. Povera tartaruga si porta dietro oltre la sua casa anche la "sua" piramide. Interessante l'estratto del libro Elogio della lentezza, è staoper me motivo di varie riflessioni.

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