domenica 30 luglio 2017



Trittico
 
Espansioni uno, Espansioni due, Espansion tre
 
2017






Se la metafora del vento, del soffio luminoso e sonoro

 raffigura una vita interiore umana purificata, attiva, libera dalle passioni contingenti, 

 

spesso, a raffigurare l'opposto, cioè la parte oscura e suggestionabile dell'uomo,

vale la metafora dell'ombra, o trasponendo all'acustico, l'eco.

domenica 30 aprile 2017

Buchi neri

La dimensione dell'essere umano non è l'unica verso l'uno, 

ne esistono altre comunicanti tra loro. (Tiziano 30.04.2017)

 

 

 

 

 

Tiziano Deflorian   2016

Creste: 70x100                     Buchi neri: 100x70

 

giovedì 27 aprile 2017



 

L'anima della materia

 

Centro  Arte  Contemporanea  Cavalese 

29 maggio - 26 giugno 2016

 
















                                                                

 













mercoledì 6 gennaio 2016




Lilith scappa dal paradiso

 2015

 

 

 

 

L'arte è una menzogna che ci fa capire la verità.

martedì 15 dicembre 2015

 

Senza titolo

- 2000 -

 

 




... Il linguaggio è costituito da una serie di eventi vocali legati da una logica interna, i cui meccanismi fondamentali sono innati (N. Chomsky) e che sono atti a comunicare un determinato evento passato o futuro. Questi eventi vocali sono  regolarmente e logicamente distribuiti nel tempo. [...]
Le stringhe di eventi legati tra loro sono la base del ragionamento, e contrastano ad esempio con la comunicazione visiva, dove gli eventi nervosi concernenti un'immagine non sono in serie, ma in parallelo, in quanto sono trasmessi contemporaneamente, tutti insieme. Si potrebbe dire che l'informazione visiva, al contrario di quella linguistica, è atemporale.
Il linguaggio, che fa parte delle uscite motorie, è frutto di attività interne e le diverse parole o gesti motori acquistano senso solo se hanno una sequenza particolare. [...] Un messaggio che necessita di una serie di eventi che si susseguono temporalmente e che possono essere anche numerosi comporta anche un rallentamento della comunicazione. [....] Il linguaggio esprime il pensiero, è la manifestazione all'esterno del lavoro di neuroni, i quali possono 'pensare' anche senza esprimersi nella parola, ad esempio nella riflessione, nell'atto creativo, nel lavorio che sta alla base della soluzione di un problema. 
In un mondo dominato dai computer, i cui tempi di elaborazione e trasmissione dell'informazione sono milioni di volte più rapidi di quelli cerebrali, questi ultimi possono apparire assai inefficienti per la loro lentezza, ma il prodotto di questa attività, una vera rivoluzione evolutiva, è talmente meraviglioso e innovativo che occorre elevare un elogio alla lentezza dei meccanismi che stanno alla base del pensiero.

(Elogio della lentezza - Lamberto Maffei)

giovedì 8 ottobre 2015

 

 

L'emancipazione della tartaruga

2013 


 

 

 

Nel salone dei Cinquecento si possono scorgere immagini strane, che mi sorprendono e mi attraggono. Sono delle tartarughe che hanno una grande vela gonfiata dal vento sul loro carapace. Ce ne sono moltissime sul soffitto e sulle pareti e se uno guarda più attentamente scorge anche una scritta che le accompagna: festina lente (affrettati lentamente).
Questi affreschi del Vasari e aiuti li fece dipingere Cosimo I Medici (1512-1574) come simbolo del suo modo di agire e del suo pensiero che è appunto espresso da un motto latino, attribuito ad Augusto da Svetonio, ma è proverbio sapienziale dell'epoca, festina lente. Infatti la tartaruga è simbolo della lentezza e la vela gonfiata dal vento della velocità.
[...] Nel pensiero di Cosimo I volevano significare "pensa e rifletti prima di agire nelle tue azioni di governo".
In un mondo che corre vorticosamente con logiche spesso incomprensibili, il problema della lentezza si affaccia alla mente con prepotenza, come una meta del pensiero e della via da percorrere. Andare più veloci non significa conoscere più di quello che la strada offre e nessuno vuole arrivare prima alla fine della propria strada. [...] 
In realtà sappiamo che proprio per la sua filogenesi il cervello umano possiede sia meccanismi ancestrali rapidi di risposta all'ambiente, automatici o quasi automatici, sia meccanismi più lenti, comparsi successivamente. I primi sono in gran parte inconsci, mentre i secondi sono frutto di ragionamento. In modo del tutto contraddittorio, tuttavia, il trend delle società cosiddette avanzate sembra assegnare ai primi una posizione predominante ed è opinione generale che l'insistere sulla rivalutazione dei secondi significhi invertire la freccia del progresso e delle aspirazioni, della nostra filosofia compresa la filosofia della scienza, e sia solo segno di un'attitudine tipicamente simile al rimpianto per il passato. 
In questa situazione andare controcorrente risulta faticoso, anche se seguire il gregge può essere triste e offensivo per il proprio cervello e produrre insoddisfazione.

(Elogio della lentezza - Lamberto Maffei)