martedì 15 dicembre 2015

 

Senza titolo

- 2000 -

 

 




... Il linguaggio è costituito da una serie di eventi vocali legati da una logica interna, i cui meccanismi fondamentali sono innati (N. Chomsky) e che sono atti a comunicare un determinato evento passato o futuro. Questi eventi vocali sono  regolarmente e logicamente distribuiti nel tempo. [...]
Le stringhe di eventi legati tra loro sono la base del ragionamento, e contrastano ad esempio con la comunicazione visiva, dove gli eventi nervosi concernenti un'immagine non sono in serie, ma in parallelo, in quanto sono trasmessi contemporaneamente, tutti insieme. Si potrebbe dire che l'informazione visiva, al contrario di quella linguistica, è atemporale.
Il linguaggio, che fa parte delle uscite motorie, è frutto di attività interne e le diverse parole o gesti motori acquistano senso solo se hanno una sequenza particolare. [...] Un messaggio che necessita di una serie di eventi che si susseguono temporalmente e che possono essere anche numerosi comporta anche un rallentamento della comunicazione. [....] Il linguaggio esprime il pensiero, è la manifestazione all'esterno del lavoro di neuroni, i quali possono 'pensare' anche senza esprimersi nella parola, ad esempio nella riflessione, nell'atto creativo, nel lavorio che sta alla base della soluzione di un problema. 
In un mondo dominato dai computer, i cui tempi di elaborazione e trasmissione dell'informazione sono milioni di volte più rapidi di quelli cerebrali, questi ultimi possono apparire assai inefficienti per la loro lentezza, ma il prodotto di questa attività, una vera rivoluzione evolutiva, è talmente meraviglioso e innovativo che occorre elevare un elogio alla lentezza dei meccanismi che stanno alla base del pensiero.

(Elogio della lentezza - Lamberto Maffei)